sabato 11 luglio 2009

Ai piedi di Chiara 04

Non sapevo neanche da che parte cominciare, ma temevo che chiedendo consigli a mia cugina non avrei fatto altro che peggiorare la mia situazione, già abbastanza grave. Me ne andai in cucina. Dovendo preparare da mangiare, mi sembrava un ottimo inizio quello di sistemare quella stanza nel migliore dei modi. Sistemai le stoviglie, i piatti, pulii il bancone, il tavolo, le sedie, poi presi la scopa e spazzai per terra, dopodiché mi adoperai per lavare il pavimento. Tutte cose che non mi ero mai sognato di fare, essendo sempre vissuto coi miei e che, un po' impacciato, misi troppo tempo a sbrigare...

"Schiavo!!! Ma dove sei finito?" sbraitò Chiara "A quest'ora mi aspettavo che avessi già pulito tutta la casa e invece non sei ancora uscito dalla cucina! Non è che ti sei messo a giocare con il tuo pisellino di là? Vieni qui immediatamente!"
Mi precipitai in sala, dov'era mia cugina, ancora seduta sul divano di fronte al televisore acceso.
"Che cosa ci fai in piedi? E soprattutto ancora con quei vestiti addosso? In casa mia devi rimanere sempre in ginocchio o a quattro zampe e sempre nudo, come un cane"
Cambiai immediatamente posizione e mi spogliai come mi aveva comandato. Dopo la sega che mi aveva costretto a farmi davanti a lei essere umiliato era molto più difficile da sopportare, ma il ricatto non mi permetteva di mutare la mia situazione.
"Io direi che è ora che tu inizi a preparare da mangiare, dato che è mezzogiorno e sei lento come una lumaca qua in casa" mi disse senza neanche guardarmi in faccia "Muoviti, sparisci e chiamami quand'è pronto".
Mi ridiressi senza neanche replicare in cucina e iniziai a preparare un semplice pasto con quello che aveva in frigorifero, apparecchiai per lei a capotavola e una volta sistemato tutto andai in sala a "prenderla". Lei si accomodò leggera sulla mia schiena e si fece trasportare sino alla sedia del suo posto.
"Non vorrai per caso che mi sieda su quella cosa fredda? Io rimarrò seduta qui mentre mangio, quindi mettiti bene e prendi il posto di questa comunissima sedia". Senza neanche cambiare posizione sulla mia schiena, mi fece segno di spostarmi e rimasi a quattro zampe sotto il suo gentil peso per tutta la durata del pranzo. Almeno non ha voluto che la servissi nel frattempo...

Finito il pranzo mi disse che si sarebbe andata a riposare a letto per qualche ora e che la avrei dovuta far addormentare mentre in ginocchio al bordo le avrei leccato le suole gentilmente. La condussi con la schiena ormai a pezzi verso camera sua e una volta sistematala sul letto mi spostai sul fondo per leccarle i piedi. Dopo pochissime smorfie si addormentò e io tornai in cucina a sistemare quello che aveva consumato e con una gran fame, ma la paura di quello che mi poteva fare quella sadica di mia cugina mi teneva lontano dall'assecondare questa tentazione. Una volta finito mi sdraiai esausto sul divano e crollai addormentato in pochissimi secondi.

"Adesso non penso che ti muoverai tanto facilmente" SLAAAP, mi svegliò con uno schiaffo mentre boccheggiavo sul divano, poi rimase con la mano ancora sospesa a mezzaria e...SLAAAP, un secondo. Tentavo di pararlo, ma non riuscivo a muovermi: mi aveva legato i polsi e le caviglie.
"Così impari ad addormentarti mentre non ti vedo. Devi rimanere in ginocchio ai miei piedi e se sono a letto ti devi sdraiare ai piedi del mio letto, altrimenti, come adesso mi congelo le piante scendendo, brutto zerbino schifoso. Adesso con queste corde puoi solo stare tranquillamente a gattoni, tanto è così che ti devi muovere" mi disse Chiara "Ormai sono le 8, abbiamo dormito abbastanza e tua mamma mi ha detto che sarà a casa tra un'ora, quindi ho ancora mezzora per approfittare di te e non ho intenzione di sprecarla".
Andò in camera da letto sulle sue gambe e tornò poco dopo sfoggiando minigonna e tacchi a spillo neri mozzafiato. Beh, non posso non ammettere che fosse una bellissima ragazza, mia cugina. Il cazzo mi andò in tiro immediatamente e Chiara prese a ridere sonoramente, umiliandomi per le dimensioni irrisorie.
"Schiavo, mi fai proprio pena, ahahah. Dai, mi sono messa questi sandali perché ieri ho camminato per il centro e penso che siano un po' sporchi. Vieni qua, mettiti a pancia in sù sul tappeto".
Obbedii e un secondo dopo salì in piedi sul mio petto e allungò un piede all'altezza della mia bocca.
"Sbrigati, forza!" Cominciai a leccare avidamente le suole di quei sandaletti. La sabbia mi faceva seccare la lingua, ma non mi fermai. Cambiò piede, facendo sempre più pressione con il piede d'appoggio in un punto preciso del mio costato. Dopo un po' levò il piede dalla mia faccia e cominciò a saltellare coi tacchi sul mio pene rimasto turgido per l'emozione per poi salire a peso pieno sul mio volto e stando in equilibrio facendomi ingoiare i tacchi dei suoi sandali. Non smise un secondo di ridere e sbeffeggiarmi, scherzando su come quello che fino a qualche mese fa era semplicemente suo cugino e anche suo amico, ora non fosse altro che il suo umilissimo schiavo leccapiedi.
"Dai, ti vedo che stai scoppiando, adesso ti aiuto io" detto ciò, scese dal mio corpo, si girò e si sedette sulla mia faccia ordinandomi di leccarle il buco del culo mentre emetteva di tanto in tanto qualche puzza. Lei si avvicinò con il viso al mio pene e cominciò un pompino fantastico. Il tempo di due o tre passate di lingua attorno al mio glande e venni copiosamente nella sua bocca. Lei leccò ancora un po', poi si alzò e mi guardò con aria compiaciuta sorridendomi dolcemente.
Si avvicinò, mi stava per baciare. Ero emozionatissimo, Chiara mi faceva ancora sesso, nonostante la mia maggiore età e nonostante fosse mia cugina e nonostante mi avesse umiliato come mai nessuno prima, ma la adoravo e bramavo di baciarla. Chiusi gli occhi e aprii la bocca. Un inaspettato fiotto caldo la pervase: mi aveva sputato dentro la mia sborra appena prelevata. Mi andò di traverso per la sorpresa e la inghiottii tra un conato e l'altro.
"Bene schiavo. Per oggi ti è andata bene, sai a cosa mi riferisco. Adesso è meglio che ti muovi che devi tornare nei tuoi panni di malato immaginario che arriva tua madre, ahah"
Mi slegò mani e piedi, mi rivestii e mi fiondai verso l'uscita
"A domani cuginetto..." sentii che mi diceva.

5 commenti:

  1. questo racconto è sempre più bello. Chiara è davvero un bel personaggio, tutto da scoprire. Non vedo l'ora che subentri qualche altro personaggio.

    complimenti

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  2. io al momento del ricatto le avrei dato una sberla da farle girare gli occhi.

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  3. ma sottomesso da chiara fossi io me la metterei sotto i piedi e me la scoperei

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  4. Il racconto deve assolutamente continuare... con nuove amiche e amici

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