Quello "schiavo" quasi urlato. La situazione gli stava sfuggendo di mano. Aveva la netta sensazione che qualcosa fosse cambiato. Era come se lei cercasse subdolamente di passare al livello successivo.
Si erano conosciuti una settimana prima. Capitati in Erasmus con l'università nella stessa città, Barcellona. Lei, Martha, una giovane donna di 24 anni dalla Florida e di origine europea, della quale manteneva il fascino e l'eleganza. Lui, Giorgio, un bel ragazzo di 21, italiano. Entrambi erano approdati a Barcellona spinti dai soliti obiettivi per uno scambio universitario, soprattutto in questa location: mare, feste, alcol e tanto sesso. E non si erano sbagliati, almeno non a giudicare da quella prima settimana. Lui era andato a letto con due donne conosciute in discoteca in spiaggia e con la responsabile delle Relazioni Internazionali dell'università; Lei, aveva dormito per due notti di fila con due uomini diversi contemporaneamente. Ora era il loro turno assieme. Erano usciti quella sera con tutti gli studenti internazionali ad un famoso evento che si teneva in una delle più conosciute discoteche della città. Nel bel mezzo della serata un gorilla aveva avuto da ridire con Giorgio e lo aveva spinto violentemente per terra. Nel cadere egli aveva preso dentro la gamba di Martha, intenta a flirtare con un giovane e aitante locale. All'urto si girò, pensando di dover insultare qualcuno, ma si trovò Giorgio disteso sulla schiena che si portava una mano al viso per controllare eventuali fuoriuscite di sangue.
"Ahia! Stai attento, Gio, mi hai quasi staccato una gamba" gli disse scherzando.
Lui colse la palla al balzo, si tirò su con le mani e scocchiò un bacio agli stivali di lei.
Lei rimase scioccata da quel gesto. Era così difficile trovarne uno che lo mostrasse apertamente. Non si poteva far scappare l'occasione di giocare.
Rise divertita, ma non si aspettava certo che Giorgio avrebbe tirato fuori la lingua e avesse iniziato a leccare devotamente quella suola. Questa volta era veramente sorpresa e sentì un rigolino inumidirle gli slip. Si vergognò di questo e cercò di tornare in sé.
Uscirono dal locale e presero un taxi. Durante il tragitto Martha era tornata più a suo agio e verso la fine chiese "Non ti dispiace pagarlo tu, vero? Dopotutto sei in debito con me, no? Hai rischiato di rovinarmi gli stivali". Giorgio sorrise eccitato e annuì.
Entrarono in casa e Martha gli disse di togliersi le scarpe, poi si corresse e gli ordinò di spogliarsi il più velocemente possibile, ma avevano in mente due piani ben diversi per la notte. Lei si tolse il cappotto in attesa che lui eseguisse lo spogliarello e si rimise a guardarlo, era bellissimo. E avvertì un altro flusso di eccitazione impregnarle le mutandine.
Lo guarda fisso negli occhi.
"Leccami i piedi, SCHIAVO"
Lui la guarda esterrefatto.
TO BE CONTINUED...
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